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Cara dott.ssa Cosimi

Mi chiamo Rossella. Le scrivo perché sono qualche anno che quando sono tra tante persone, tra la gente inizia a girarmi la testa, sento il respiro che mi manca e mi sento come se stessi per svenire. A volte questo mi è capitato anche in macchina. La prima volta in macchina mi sono sentita come mancare l’aria e il cuore che batteva a mille e ho pensato di morire. Le assicuro che mi spavento molto quando mi succede e non mi spiego come mai mi accadano queste cose e cosa posso fare. Secondo lei sono malata? Io non capisco perchè alcune volte mi capita ed altre no e se posso fare qualcosa. La ringrazio per la sua risposta.

Cara Rossella,

Quelli che mi descrive sembrerebbero sintomi da attacco di panico. Naturalmente non prenda questa intuizione come una diagnosi in quanto bisognerebbe fare di certo un indagine molto più approfondita. La vita di ognuno di noi è piena di stress ed imprevisti e questo rende il nostro corpo molto sensibile a tutti quei sintomi che contraddistinguono l’ansia. Provare ansia è un’esperienza comune a tutti gli esseri umani. Quando si verifica un evento ci chiediamo:” E’ una possibile minaccia per me?”. L’evento viene valutato alla luce di esperienze personali con eventi simili e secondo il senso comune che abbiamo assimilato durante la nostra crescita con l’educazione o la cultura. Questa valutazione in parte è cosciente ma in parte non lo è. Infatti, la maggior parte delle situazioni sono valutate in modo automatico, non cosciente e questa metodica è spesso accompagnata da idee irrazionali che portano ad una errata valutazione. In maniera automatica le informazioni che captiamo dall’esterno vengono elaborate dal nostro cervello, ogni zona è addetta ad elaborare uno stimolo piuttosto che altri. In particolare una parte è coinvolta nella valutazione degli stimoli affettivi, nel ricordare eventi traumatici del passato, nella predisposizione alla reazione e nella valutazione di segnali sociali correlati al pericolo. Questa parte si chiama AMIGDALA. E’ molto più utile per la nostra salvaguardia attivare immediatamente l’AMIGDALA e il SNC alle prime avvisaglie di una situazione di pericolo in quanto comunque il nostro corpo inizia a preparare una reazione sia che essa sia utile o meno. La situazione infatti potrebbe anche non essere di chiaro ed esplicito pericolo ma l’elaborazione di paura e attivazione dell’ansia è più veloce rispetto alla valutazione cognitiva della situazione. Questo comporta , con la nostra esperienza, di imparare a reagire in maniera automatica con l’ansia, a stimoli che originariamente non erano affatto di oggettivo pericolo. Quindi L’ANSIA SI APPRENDE E COME TALE PUO’ ESSERE MODIFICATA. Essa produce reazioni di allarme rapide che possono presentarsi in maniera autonoma e indipendente dai ragionamenti consapevoli, producendo la sensazione di paura irrefrenabile e incontrollabile. Molte persone sono convinte di poter eliminare l’ansia e i suoi sintomi dalla propria vita ma questo non è né utile né tantomeno possibile. L’ansia infatti è un sistema di sicurezza e di protezione che il nostro corpo mette in atto quando avverte un pericolo. Maggiore dunque sarà l’allerta, maggiore saranno i sintomi d’ansia attivati. Chi soffre di un disturbo d’ansia percepisce ed interpreta possibili pericoli di vita o per la propria incolumità in situazioni dove realmente un pericolo non c’è, come rimanere imbottigliati nel traffico, prendere un ascensore o rimanere in fila. Molte persone associano i sintomi ansiosi ad una minaccia e li considerano come la prova imminente di una catastrofe fisiologica. Temono di avere un attacco cardiaco, un collasso, di svenire, di impazzire o peggio di morire. La percezione del pericolo di avere un danno fisico alimenta l’idea di situazione incontrollabile e catastrofica, attivando sempre di più un circolo vizioso tra aumento delle sensazioni fisiche e l’interpretazione degli stessi. Dunque prenda coscienza che quello che prova, senza escludere indagini mediche, possono essere sintomi da attacco di panico e dunque un disagio facilmente trattabile in quanto creato da lei e dai suoi pensieri.

Spero di esserle stata d’aiuto

Potete scrivere a

Dott.ssa Monia Cosimi (Psicologo, Consulente familiare, Psicoterapeuta Training)

Via Zepponami N°6/D 01027 Montefiascone (Vt)

centromindcosimi@gmail.com