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Tecniche intervento

BENVENUTO: L'apparenza gioca un ruolo estremamente importante nei rapporti sociali e possedere una folta chioma e' sinonimo di giovinezza e vitalita'. La perdita dei capelli puo' minare l'autostima di una persona e avere un impatto negativo sulla sua qualita' di vita. La causa più frequente della perdita di capelli è la calvizie androgenetica. Si tratta di una condizione cronica caratterizzata dalla progressiva miniaturizzazione dei follicoli piliferi del cuoio capelluto e dei capelli, può iniziare a manifestarsi nell’adolescenza o in età adulta ed ha un carattere di ereditarietà. L'autotrapianto rappresenta oggi l'unica tecnica disponibile che permette di ottenere l'infoltimento di zone del cuoio capelluto affette da alopecia androgenetica. CLINIC studi medici si avvale da molti anni della collaborazione di un’équipe altamente qualificata che opera in un ambiente clinico di altissimo livello. INFORMAZIONI: L’OPERAZIONE:

L’intervento è sempre preceduto da una VISITA PRELIMINARE che mira tra l’altro a stabilire le cause della calvizie ed a prendere in considerazione ogni eventuale trattamento farmacologico. Grazie all’impiego di un microscopio digitale è possibile valutare in modo completo la consistenza della zona donatrice e le caratteristiche dell’area da infoltire .

L’autotrapianto si effettua tutto in anestesia locale e non richiede degenza. Per la maggior parte dei pazienti è sufficiente un solo intervento ; in alcuni casi selezionati, nei quali l’alopecia è molto avanzata, è possibile effettuare un secondo rinfoltimento a distanza di almeno otto mesi, quando i capelli trapiantati sono ricresciuti totalmente, allo scopo di ottenere un risultato estetico più soddisfacente per il paziente. LE TECNICHE: L’intervento è caratterizzato dal prelievo di capelli dalla nuca e dall’innesto di questi nelle zone interessate dalla calvizie. Il prelievo dei capelli avviene asportando una striscia di cute che viene sezionata ottenendo un numero variabile da 1000 a 3000 innesti circa. Ogni innesto è composto da unità follicolari contenenti da 1 a 3-4 capelli . Normalmente questa zona è la nuca perché presenta capelli geneticamente più robusti e la densità è normalmente molto alta. Il processo di prelievo è molto veloce e poco invasivo. Dopo che è stata prelevata la striscia di cute, vengono applicati dei punti di sutura che consentono la formazione di una cicatrice filiforme, di fatto invisibile. Nella fase di preparazione della zona ricevente si eseguono dei micro fori in relazione al modello di rinfoltimento desiderato e con la densità programmata. Per ulteriormente migliorare l'effetto estetico i micro fori saranno inclinati imitando l'inclinazione dei capelli naturali della zona ricevente. Nella fase finale si procede all’impianto dei capelli attraverso il posizionamento della singola unità follicolare all’interno dei micro fori precedentemente preparati. La porzione impiantata è di circa 1mm di diametro e corrisponde esattamente al diametro del foro ricevente. Questo permette una guarigione quasi immediata e senza cicatrici. Il risultato dopo le sedute necessarie sarà naturale e con una densità ottima e di molto superiore a quella tradizionale. L’AUTOTRAPIANTO: I primi interventi sono stati effettuati negli anni '60, e si è assistito ad un continuo rinnovamento ed affinamento delle tecniche utilizzate. Per meglio rendersi conto della evoluzione tecnologica che ha vissuto la chirurgia della calvizie basti pensare che alcuni anni fa si effettuava il trapianto ad isole di quasi mezzo centimetro di diametro, che contenevano ciuffetti di capelli; era una tecnica piuttosto rozza con esiti cicatriziali importanti e risultati non naturali che lasciavano il paziente scontento. In questa tecnica tradizionale ormai obsoleta il risultato era caratterizzato da una bassa sopravvivenza dei capelli, insoddisfacente densità e aspetto a “ bambola”. Si è passati quindi ai i trapianti cosiddetti “monobulbari”, che dovrebbero utilizzare un solo capello. (In realtà si è recentemente scoperto che i nostri capelli sono organizzati in piccoli gruppi di 2 o 3 follicoli, raramente di 1 o 4, perfettamente delimitati gli uni dagli altri e che presentano alcune strutture (ghiandole sebacee, capillari) in comune. Al momento di sezionare la striscia di cute prelevata dalla zona donatrice risulta quindi molto importante mantenere il piu’ possibile integre tali unità follicolari, che verrebbero invece sacrificate se si tentasse di ottenere follicoli singoli. Progressivamente la chirurgia dei capelli ha sviluppato nuove tecniche e strumenti ed è diventata sempre più “micro” con risultati ancora più naturali ed entusiasmanti.



CAUSE DELLA CALVIZIE: Calvizie e diradamento del cuoio capelluto sono processi predeterminati dal patrimonio genetico di ciascuno.
La calvizie comune (alopecia androgenetica) è caratterizzata da iniziale perdita dei capelli dal vertice del capo e progressivamente di tutta la parte alta del cuoio capelluto; tipicamente vengono risparmiate dalla calvizie le zone della nuca e dei lati, con l’effetto "a corona". L'alopecia androgenetica è accompagnata
spesso, ma non costantemente, da seborrea e forfora. La forma più aggressiva di questo tipo di calvizie si manifesta intorno ai 18 anni;
inizia una massiccia caduta di capelli che ad ogni ciclo vengono sostituiti da capelli sempre più sottili e meno colorati, dovuti all'atrofizzazione del follicolo che pian piano non riesce più ad esprimere un capello sano e robusto come all'inizio.
In altre parole la calvizie avviene attraverso una progressiva miniaturizzazione del bulbo che da normale riduce progressivamente le proprie dimensioni fino a che , in una fase finale, produce soltanto peluria per successivamente scomparire. Sembra che circa l'88% della popolazione maschile sia colpita durante la propria vita da questo tipo di calvizie. La calvizie androgenetica femminile (o il forte diradamento), ancora di più che nell'uomo, è un problema esteticamente e psicologicamente pesante.
Ad essere soggette al diradamento della chioma sarebbe il 35% della popolazione femminile in età fertile ed il 50% in età della menopausa, e la maggior parte di queste donne soffre pesantemente per la situazione, ma non prende alcun provvedimento definitivo.
Nella donna la calvizie ha un inizio più tardivo ed una progressione molto più lenta dell'analoga alopecia del maschio, con un diradamento meno evidente ed una diffusione più ampia. L’aumento della produzione degli ormoni androgeni è la causa del 40% dei casi di calvizie androgenetica femminile.
Negli altri casi, pur non aumentando la quantità di androgeni prodotti, aumenta la sensibilità dei follicoli piliferi a questo ormone. La conseguenza è un assottigliamento dei capelli e una riduzione della crescita insieme ad una maggiore produzione sebacea (seborrea).
Questi fattori possono essere determinati da una serie di cause, come menopausa, ovaio policistico, fattori ereditari e altro, come cambiamenti ormonali improvvisi (es. pillola contraccettiva).