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La posturologia in termini comprensibili

Leggendo i trattati scientifici che si occupano di posturologia, difficilmente la persona non specializzata in materia riesce cogliere il significato di questa diagnostica e del trattamento, che le potrebbe davvero aiutare moltissimo e in modo duraturo, a perdere i suoi dolori e impacci.

La posturologia tratta equilibri, deviazioni di assi, le tensioni di muscoli ecc. Voi dite: va bene –questo intento hanno poi tutti coloro, che lavorano il corpo umano dal punto di vista ortopedico. Sì, questo è vero – si trovano le deviazioni, i blocchi, gli stiramenti della muscolatura e si trattano con metodi manuali, chiropratici, fisioterapiche, elettrici, chirurgici e quant’altro. E con questo insieme di vedute si possono anche avere risultati soddisfacenti per circa tempo.

Spesso però succede, che la persona afflitta da male ortopedico non guarisce, o trae effetti positivi per periodi corti per poi ricadere nei suoi dolori. La risposta classica è: continuare le stesse terapie e se non aiutano, o si va in direzione psicosomatica, o si taglia.

Qual è la causa di queste recidive ricorrenti? Perche è cosi difficile, a lenire i dolori in modo definitivo?

La posturologia ha trovato la risposta. Le varie deviazioni delle assi, i blocchi delle articolazioni, i vizi della tenuta del corpo risultano da una percezione alterata della propria postura, dovuta all’impostazione squilibrata dei recettori – antenne – risposabili per l’introduzione dei segnali i dell’orientamento in confronto della gravità e quindi per sostenere una posizione eretta del proprio corpo senza dover ricorrere a sforzi di contrazione muscolare per evitare cadute, piegamenti, accasciamenti ecc. Se le antenne danno segnali speculari e corretti della realtà, con cui si deve confrontare il sistema dell’equilibrio corporeo, il mantenimento delle assi contro la forza di gravità e altre forze, che incidono su di esse, non trova più particolare difficoltà, ad essere sostenuto.

I recettori principali sono: il piano degli occhi – il piano dei piedi – il piano dell’ occlusione dentale – la cute – il sistema vestibolare dell’orecchio interno (quest’ ultimo interessato nel movimento più che nella posizione stabile).

Quasi sempre si trovano vizi di questi recettori quando si indaga su deviazioni delle assi con rispettive sindromi dolorose. Esempio analogo per l’importanza dei piani di riferimento è l’orizzonte digitale impostato nel cruscotto, dell’aereo. Se quest’orizzonte è impostato in modo coretto, il pilota non trova nessuna difficoltà a domare il velivolo, si riposa sul suo sedile nella cabina di comando e osserva le funzioni. Nel caso, l’orizzonte elettronico non dovesse essere bilanciato, allora sì, il pilota ha da fare e da lottare a tenere l’apparecchio in bilico per non cadere a terra. In questo caso, dovesse sopravvivere, comunque sarà stanco, distrutto e contratto dopo il termine del volo.

La “Riprogrammazione posturale” incidendo su questi ricettori e modificandoli a tornare a dare segnali corretti al nostro sistema nervoso – il computer d’integrazione di tutte le informazioni per la vita di relazione – è la risposta al problema delle difficoltà di trattare dolori tenaci e deviazioni di assi di ogni tipo. Questa riprogrammazione è seguita dal sistema tonico dell’equilibrio con una fase di adattamento, che può durare anche anni, dipendente dalla complessità della malattia ortopedica – neurologica.

Ma mano, mano che questo processo si consolida, spariscono i disturbi senza intervenzioni di altro genere. Si vedono successi, cambiamenti di statica e dinamica, difficilmente intuibili. Soprattutto nei bambini si riducono in modo considerevole le scoliosi, le ginocchia ad o oppure x, le malformazioni dei piedi, che perdono l’abbassamento della volta – il piede piatto. Nell’ adulto queste correzioni delle assi sono meno evidenti, ma si crea un nuovo formato, una coesione fra osso, articolazione, muscoli e tendini che non reca più dolori e ha un aspetto visivo – estetico migliore. La aspetto per me più affascinante , quando cominciavo ad interessarmi della posturologia, era la costanza degli effetti, non c’erano le solite recidive, la gente rimaneva sana in modo duraturo. Per me la posturologia è diventata il trattamento oro fra tutte le specialità che rivesto.