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Il peso forma

Il controllo del peso corporeo è un obbiettivo di molte persone. Sono tanti i soggetti che la mattina salgono sulla bilancia, si pesano ed il numero che leggono può determinare l’umore dell’intera giornata. Ma la verità è che qualcuno potrebbe pensare di essere in sovrappeso anche se la percentuale di grasso corporeo è corretta, mentre altri potrebbero avere del grasso in eccesso che la bilancia non è in grado di rilevare.

Inoltre, molte persone ritengono, spesso erroneamente, di sapere quale dovrebbe essere il proprio peso forma con il rischio di attuare comportamente inadatti per tentare di raggiungerlo. Per questo motivo, rivolgersi ad uno specialista è la soluzione migliore sia per una valutazione analitica del peso di riferimento, sia per stabilira la corretta strategia per ottenerlo. Durante la consulenza nutrizionale, verranno valutate attentamente tutte quelle componenti in grado di stabilire il giusto percorso terapeutico (storia personale, struttura fisica, composizione corporea, abitudini alimentari, etc.). Innanzitutto, è indispensabile introdurre il concetto di massa grassa, poiché troppo spesso si dimentica che l’obbiettivo di qualsiasi approccio alimentare è quello di variare il contenuto in grasso del nostro corpo (dimagrire o ingrassare), che è ben diverso dal semplice “perdere peso” (per maggiori informazioni a riguardo vi rimando all'articolo nella sezione "dimagrimento")


*Cos’è la percentuale di grasso corporeo (massa grassa)?*

Il nostro corpo è formato da numerosi diversi tipi di tessuto (oltre ad un quantitativo notevole di acqua). C’è il tessuto muscolare, il tessuto adiposo, il tessuto scheletrico e gli organi interni.

La percentuale di grasso corporeo è semplicemente la porzione di peso che è costituita dal grasso.

La componente non grassa del nostro corpo viene definita come “massa corporea magra”.

Normalmente, un uomo di 70 Kg con una massa magra di 52, 5 Kg avrà una percentuale di grasso corporeo del 25% (17, 5 Kg di grasso).

Potrebbe sembrare molto, ma il nostro corpo necessita di un certo quantitativo di grasso per l’isolamento, come riserva energetica, per la produzione ormonale e molte altre funzioni di nuova acquisizione scientifica.

*Quanto Grasso Corporeo dovrebbe avere un individuo?*

Questo dipende da alcune variabili come il sesso, l’età e la costituzione corporea. Le donne presentano una percentuale di grasso corporeo maggiore rispetto agli uomini. Il seno è costituito quasi interamente da grasso e le donne presentano una maggior deposizione di grasso nella zona dei fianchi. Il grasso corporeo nella donna, come nell’uomo, svolge importanti funzioni anche a livello endocrino, basti pensare come un’eccessiva perdita di grasso corporeo possa indurre amenorrea (perdita delle mestruazioni) nella donna. Inoltre l’uomo presenta una massa muscolare più sviluppata rispetto alla donna. Un altro fattore è l’età. Con il passare degli anni, la massa magra tende a diminuire, rendendo la percentuale di massa grassa via via più consistente.

Anche la costituzione corporea gioca un ruolo fondamentale. Un soggetto longilineo (con un baricentro alto) presenterà una cavità addominale più piccola rispetto ad un soggetto normolineo, quindi avrà un quantitativo di grasso interno (viscerale) minore. Ovviamente per un soggetto brevilineo (baricentro basso), che avrà una cavità addominale più ampia, la situazione sarà opposta.

*L’indice di massa corporea (IMC) è un valido parametro per stabilire il peso “ideale”?*

È necessario stabilire che l’unico vero parametro per stabilire il peso”ideale” o peso “forma” è la percentuale di grasso corporeo. Esistono delle tabelle standardizzate scientificamente in grado di stabilire quale debba essere la percentuale di grasso corporeo corretta in funzione del sesso, dell’età de della struttura fisica.

L’IMC è una formula basata su peso ed altezza. È stata sviluppata sulla base di studi statistici di popolazioni, pertanto presenta dei limiti sul singolo soggetto, anche se spesso può essere considerata un buon predittore.

Affidare la ricerca del proprio peso “ideale” al solo IMC può portare ad un errore di valutazione anche molto importante.

Conoscere la percentuale di grasso corporeo, quindi, risulta essere molto più utile sia nell’approccio che nel proseguio di un dimagrimento (perdere peso non vuol dire perdere grasso) oppure negli atleti che vogliono acquistare massa muscolare a discapito della massa grassa.

*Come posso determinare la mia percentuale di grasso corporeo?*

Vi sono vari metodi per determinare la percentuale di massa grassa. Alcuni sono estremamente accurati ma, per i costi di attuazione delle analisi e per le strumentazioni richieste, sono appannaggio dei grossi centri ospedalieri o di ricerca come ad esempio il body-scanner DEXA che utilizza raggi X per valutare la diversa densità dei tessuti oppure la pesata idrostatica (pesata che avviene con il corpo completamente immerso in acqua).

Altri metodi, meno accurati ma con ampia ed accettata validità scientifica sono rappresentati dalla plicometria e dall’analisi con un bio-impedenzometro (BIA).

Personalmente preferisco affidarmi all’analisi mediante plicometria.

La plicometria prevede la misurazione tramite un calibro (il plicometro) delle pliche cutanee in determinati punti del corpo.

L’operatore provvederà ad isolare una porzione di tessuto (costituito dalla pelle e dal grasso sottocutaneo) mediante la pressione con il pollice e l’indice della mano sinistra (pizzico).

Successivamente l’operatore misurerà lo spessore della plica (con il plicometro, appunto) e provvederà alla registrazione della misura.

I distretti presi in considerazione saranno: la zona bicipitale, tricipitale, sottoscapolare e sovrailiaca.

La sommatoria delle misurazioni mediante equazioni matematiche fornisce una stima pressoché esatta della percentuale di massa grassa totale.

L’unico limite all’utilizzo di questa tecnica resta la bravura dell’operatore.