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Perchè il wellness aziendale è un buon investimento?

La spesa sanitaria per molte ragioni può rappresentare un ottimo volano per la crescita di un' azienda, nel breve e nel lungo periodo. Un buono stato di salute aumenta il tempo disponibile per lavoro e aumenta la produttività.

Nel 1993 la World Health Organization (WHO) ha realizzato e pubblicato il primo lavoro che, a livello internazionale, ha analizzato su basi scientifiche la relazione tra investimento in salute e crescita economica.
Uno dei più evidenti risultati di quel lavoro era che maggiori investimenti in salute consentono la riduzione delle perdite della produzione imputabili alla malattia dei lavoratori.

Dopo oltre 10 anni, nel 2005, la Direzione Generale per la salute e la tutela dei consumatori dell’Unione Europea ha pubblicato il rapporto “Il contributo della salute all’economia europea”, in cui si afferma che gli investimenti in salute sono una delle principali opzioni per garantire prospettive di crescita economica prolungata.

Dallo studio è emerso che, nella CEE, in media, ogni anno ciascun lavoratore è assente per malattia per 7, 3 giorni.

Oltre a queste considerazioni economiche, non meno interessanti sono i dati che riguardano la popolazione che fa regolarmente attività fisica, in cui sono stati riscontrati:
riduzione del
-50% lo sviluppo di malattie cardiache o tumori del colon
-50%, di sviluppo del diabete di tipo 2
-50% lo sviluppo dell’ipertensione
diminuzione fino al 50% di rischio di osteoporosi e dolori alla bassa schiena
riduzione dei sintomi di ansia, stress, depressione
calo del peso e la diminuzione del rischio di obesità, con benefici del 50% rispetto a chi ha uno stile di vita sedentario.



Riguardo allo stato di salute medio della popolazione italiana, l’indagine Multiscopo sullo stato di salute delle famiglie dell’ISTAT 2004-2005 ha evidenziato che:
circa il 24% della popolazione italiana soffre di almeno una patologia cronica;
oltre l’11% della popolazione è affetta da problemi cardiovascolari;
il 5.54% affetta da problemi respiratori.

Inoltre:
le patologie che generano il numero maggiore di assenze dal lavoro sono quelle cardio-vascolari, con oltre 13 milioni di giornate di lavoro perse in un anno;
i tumori fanno causano circa 3 milioni di giornate perse;
le malattie neuro-degenerative causano ogni anno 280.000 giornate di assenza dal lavoro.


Per la collettività, nel periodo dal 2001 al 2009, il costo delle giornate di lavoro perse in un anno a causa delle malattie croniche è salito da 5, 1 miliardi di euro a quasi 6, 3 miliardi.

Le aziende che nel mondo hanno avviato programmi di corporate wellness all'interno delle loro sedi hanno riscontrato siginifcativi vantaggi dal loro investimento:
- La AT&T ha risparmiato 22, 4 milioni di dollari in dieci anni.
- La General Motors ha ridotto l’incidenza di malattie tra i dipendenti del 40%.
- La Prudential Insurance ha abbattuto l’assenteismo di oltre il 50%.
- 1.600 impiegati della Reynolds hanno abbassato il colesterolo, la pressione sanguigna, perso peso e fatto risparmiare alla ditta $127.89 per ciascuno di loro.