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Educare il cucciolo

Quel bel batuffolo bianco diventerà un cagnone e non sarà mai nostro schiavo e servitore sottomesso, ma amico sì, un amico vero che, in quanto tale, ci tratterà sempre da pari a pari.
Ha nel sangue qualcosa di arcano, di indomito, una sostanziale autonomia decisionale che gli impedirà di vederci come padroni assoluti, per lui potremo essere soltanto l'amico, un amico da amare e rispettare se sapremo meritarlo non con coccole leziose o con un'inutile violenza, ma con alttrettanto amore e rispetto verso di lui.
Solo a tali condizioni potremo godere appieno della sua acuta intelligenza, del suo grande amore, del suo innato istinto alla difesa della proprietà ed alla cura di tutto ciò che, a suo giudizio, è bisognoso di protezione.
Solo così il Pastore Maremmano Abruzzese farà per noi quello che gli chiediamo, per amore ed amicizia e senza troppe effusioni e superflue smancerie.
Se sapremo trattarlo da amico, un vero amico da amare e rispettare, avremo colto nel segno: quel cucciolo diventerà un punto fermo ed uno dei perni fondamentali della vita nostra e della nostra famiglia.
Dopo averlo preso, il piccolo, strappato alla mamma ed ai fratelli, dal luogo ove è nato e cresciuto, si ritroverà in un ambiente sconosciuto e non gradirà esser lasciato solo.
Ulelarà, abbaiarà, guairà per richimiare la nostra attenzione, ma è bene esser fermi sin dall'inizio. Le cattive abitudini sono facili da prendere e molto difficili da perdere, i cuccioli sono come i bambini. Con un po' di pazienza le cose si aggiusterenno molto presto. Il cucciolo andrà rassicurato con voce dolce e qualche carezza, comunque si agiterà, ma ben presto, se non ci saremo lasciati commuovere, accetterà le nuove norme di vita.
Importante, per quanto riguarda le abitudini alimentari, è non modificarle radicalmente, ma attenersi alle istruzioni dell'allevatore.
Il cucciolo ha la necessità di mordicchiare, la sua bocca è per lui quello che le mani sono per un bambino.
Non per questo gli sarà però consentito mordere tutto quello che gli pare.Sopratutto se eccede nel mordicchiare le nostre gambe e le nostre mani, un secco "no" in tono di rimprovero e ben presto imparerà a giocare col suo pezzo di pane secco che continueremo a fornirgli.
Anche andare al guinzaglio è una cosa che deve imparre presto. Per prima cosa gli metteremo un collarino e glielo lasceremo un po', perchè si abitui. Poi attaccheremo ad esso il guinzaglio, senza però tenerlo dall'altro capo, il cucciolo pian piano si abituerà e comincerà a giocare con esso.Dopo alcune di queste lezioni, prenderemo l'altro capo di un guinzaglio abbastanza lungo e con pazienza inizieremo a farci seguire, sfruttando il suo desiderio di giocare e ricevere coccole. Man mano il guinzaglio diventerà più corto ed il cucciolo, con qualche strottone quando si attarda o tira, imparerà presto a camminare al nostro fianco. Importante è dare sempre al tutto l'impressione di un gioco.
Non dimentichiamo di abituare pure il nostro cucciolo a farsi tranquillamente spazzolare almeno ogni settimana.