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Chi è lo psicologo?

Per diventare psicologo è necessario conseguire la laurea di secondo livello (quinquennale) in psicologia presso un Ateneo Italiano, effettuare un tirocinio della durata di un anno e superare l`Esame di Stato che consente l’iscrizione alla sezione A dell’Albo degli Psicologi (consultando il sito www.psy.it si può verificare l’appartenenza all’ordine di uno psicologo).

Lo psicologo, come cita il nostro codice deontologico (codice che stabilisce le regole che tutti gli psicologi sono tenuti a rispettare per una buona pratica), opera per migliorare le capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e utilizza le sue conoscenze per promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità.

La professione di psicologo comprende l`uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, il sostegno psicologico, l’abilitazione e la riabilitazione, rivolti alle persone, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende inoltre le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.

Lo psicologo è formato e preparato per il primo ascolto, la valutazione, la diagnosi, l’orientamento e il supporto, riguardo a tutti i disagi e disturbi psicologici, ed è una delle principali figure di riferimento per tutti coloro che vedono compromessa la propria salute psicologica.

Perché rivolgersi a uno psicologo?

L`individuo non sempre si prende cura della propria salute psicologica tanto quanto fa per quella fisica. Ancora in molti diffidano dell’esperto in psicologia, visto, per luoghi comuni e pregiudizi, come il "medico dei matti" o lo “strizzacervelli”.

In realtà lo psicologo è una figura ben distinta dal medico e andare dallo psicologo non vuol dire essere "svitati" o "diversi", al contrario, significa prendersi cura della propria salute mentale, che va di pari passo con quella fisica, migliorando notevolmente la qualità totale della propria esistenza.